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Lesley Castle è una deliziosa e spesso divertente corrispondenza che racconta nei dettagli le apprensioni e le disavventure di cinque giovani signore. Tra i testi degli anni 1787-92, ricopiati e integrati da Jane Austen fino al 1809, quasi una riserva di immagini componibili per le proiezioni di famiglia, Lesley Castle (circa 1792) appare tra i più perturbanti. Burlesque dalla materialità capace di resistere a qualsiasi elaborazione, oggetto di sofferenza per le esigenze della critica morale e di quella politica, sottratto a qualsiasi contesto che lo giustifichi, anticipa di un ventennio la posizione ottusa, indecifrabile, che sarà tenuta da Persuasione nella tetralogia di cui si compone il canone austiniano. E, come il libro successivo, trama con le aspettative e il sapere presunto nel lettore, e insieme con il destino in cui essi dovrebbero convergere, una concatenazione enigmatica.